C’è chi lo ama alla follia e chi lo detesta in modo radicale: il beige è uno dei colori più divisivi di sempre. Se c’è una cosa certa è che si tratta di una cromia unica nel suo genere all’interno dello spettro. Non lo si può definire caldo o freddo in modo assoluto, poiché possiede le profonde vibrazioni del marrone ma anche l’algida rigidità del bianco. Semplicemente il suo tono e il modo in cui viene percepito varia in base alle altre nuances che lo circondano.
Un’altra caratteristica del beige è l’atmosfera di indeterminatezza. Non è possibile, infatti, ottenere un “beige” totale e oggettivo, essendo il risultato della miscela di due colori primari come il giallo e il bianco. Per questo motivo in molti lo ritengono un “non colore”, piuttosto una tinta o una sfumatura particolare. Eppure il beige è in grado di suscitare delle vibes pazzesche e ha davvero tante cose da dire, soprattutto quando lo scegliamo per i nostri outfit. In questo articolo ne scopriremo tutti i segreti e vedremo come puoi elevare il tuo stile utilizzandolo.
L’ascesa di una tinta povera
Come ti avevamo premesso il beige ha una certa dose di “mistero” che può lasciare smarriti. Persino la Treccani alla voce dedicata si è espressa in modo laconico, scrivendo: "ha un etimo incerto”.
Volendo andare più a fondo ci accorgiamo che questo termine ha avuto una sua specifica valenza: a partire dal XIII secolo veniva utilizzato nei paesi francofoni per indicare il colore della lana pura, prima che subisse i processi di sbiancatura o tintura. In quel frangente il beige non aveva una connotazione positiva: era percepito come qualcosa di “sporco”, proprio come il manto delle pecore allo stato brado.
Il “povero beige”, dunque, ha visto gli albori in modo sfortunato ma il suo destino ha preso una piega imprevista. La svolta e l’ascesa la rintracciamo nel corso del Novecento, quando la moda iniziò ad appropriarsi di questa tinta tenue per inserirla via via all’interno delle collezioni.
Il fenomeno del divismo, poi, fece tutto il resto. I personaggi del grande schermo iniziarono a indossare capi in questa nuance neutra come variante del panna. Il fascino inarrivabile che esercitava sulle “persone comuni” conferì a questo colore un significato nuovo: vestire beige divenne l’incarnazione dell’eleganza allo stato puro e soprattutto un’espressione di ricchezza. In più, dall’essere reputato solo una banale sfumatura venne “promosso” a colore vero e proprio.
Psicologia del beige: quali emozioni suscita
Se avessimo a disposizione una sola parola per dirti quale sensazione regala questa strana sfumatura tra il bianco e il marrone sarebbe “abbraccio”. Esattamente, il beige va innanzitutto a stimolare l’ossitocina, l’ormone dell’amore che ci fa sentire al sicuro. Poco invadente, rassicurante, silenzioso: si tratta del colore che daresti a una buona dose di coccole intrise di comprensione.
Attiva, in secondo luogo, anche i gaba fondamentali nell'inibizione del sistema nervoso centrale per il rallentamento dell'attività nervosa. Praticamente riduce l'ansia e lo stress, calmando le nostre sinapsi e l’attività elettrica che producono quando siamo agitati, donandoci un immediato comfort.
Essendo un tono delicato non innesca variazioni emotive. Non è un caso, quindi, che venga largamente utilizzato per tinteggiare le pareti per favorire quel “senso di casa”, la concentrazione e la formulazione del pensiero critico. Il beige, infine, è anche il colore della terra, della sabbia e della pietra, elementi naturali che richiamano alla mente il concetto di stabilità. Ci parla delle nostre radici e viene spesso associato alla saggezza o alla semplicità.
Photo by Karolina Grabowska
Che cosa dici se ti vesti di beige
Contrariamente a ciò che si pensa il beige non è un colore noioso, tanto meno monotono. In alcune culture è il colore principe della modestia. In Arabia Saudita, ad esempio, lo strato esterno dei lunghi abiti tradizionali tende al beige per indicare la grazia e l’umiltà di una persona.
Nella concezione occidentale, invece, è utilizzato dagli individui che hanno una personalità forte e concreta, tipica di chi ha piena fiducia nei propri mezzi senza avere bisogno di fattori esterni come l’abito per esprimersi in società. Manifesta la volontà di emergere e rendersi diversi attraverso qualità positive, evitando di risultare eccentrico.
Per tali ragioni, esprime l’affidabilità e l’empatia discreta delle persone che puntano alle amicizie sincere. Essendo la cromia eletta della concentrazione ci dice molto sulle capacità di lavorare sodo di chi lo sceglie. Innesca un senso di fiducia nell’interlocutore, portandolo a pensare che il soggetto possa portare a termine compiti e progetti con impegno.
Indossare questa tinta conferisce, in sintesi, un’allure sofisticata, elegante e decisa, che racchiude il fascino di chi non cede mai all’esibizionismo.
Trend social e stereotipi possibili
La versatilità del beige e il suo adattarsi favolosamente ai capi chiave del guardaroba ha fatto sì che tale cromia entrasse con prepotenza negli armadi e nelle case delle persone. Il beige ha ridefinito l’idea del lusso, arrivando a intasare i feed degli utenti sui social, Instagram in particolare.
Seguendo gli hashtag più popolari, si è reso noto che esistono varie tipologie sociali e community annesse a cui appartenere indossando questa nuance. Ognuna di queste ha dei precisi codici linguistici, pertanto comunica al mondo un sé differente ogni volta, seppure con un denominatore comune: l’eleganza intramontabile. Vediamo i 3 prototipi più popolari:
- Old Money: è uno stile che ha affascinato indistintamente uomini e donne, caratterizzato dall’evocazione del lusso quasi inaccessibile dei nobili o degli ereditieri, insomma di chi può contare sul “denaro vecchio” tramandato di generazione in generazione. Contrapposto spesso al “new money” (giovani che hanno creato la propria ricchezza da soli) ha visto nel beige e nel ricorso a capi vintage o classici la sua massima espressione;
- Vanilla Girl: questo stile è adottato dalle giovani donne votate al minimalismo e alla delicatezza. Si tratta di una manifestazione della femminilità candida e pulita che comunica attraverso pochi piccoli accessori selezionati e una palette di colori semplice (dal crema al cammello), sfoggiata nei suoi abiti ricercati;
- Coastal Grandmother: è la vanilla girl “diventata grande” che, al pari delle “nonne chic”, veste pull in cashmere e non prepara le torte ma si prende cura di sé. È l’anziana signora patinata dei film, quella che vive nei cottage inglesi o nelle maison americane dove la sua vita sembra apparentemente perfetta, ovviamente vestendosi solo di beige.
L’estetica del beige suggerisce quindi il benessere di chi può affrontare la vita con spensieratezza. In questo senso si può parlare di “quiet luxury”: un lusso tranquillo all’insegna della ricercatezza e un’auspicata semplicità, dove marchi e loghi non sono mai ostentati, perché l’esibizione sfocia nella “volgarità”.
50 sfumature di beige: a chi stanno bene?
Il beige è un colore senza tempo e no-seasonal, perché lo si può utilizzare in qualsiasi mese dell’anno. Esistono, però, diverse tonalità di questa tinta che valorizzano differenti stagioni aromocromatiche. Andiamo a scoprirle nel dettaglio:
- Beige sabbia: è un tono di marrone a cui viene aggiunta una leggera punta di giallo, oltre al bianco. Ne deriva una tinta vibrante e piena. Questa variante è perfetta per esaltare il sottotono caldo e l’intensità bassa di chi appartiene alla stagione armocromatica dell’autunno;
- Beige dorato: è una nuance molto sofisticata e anch’essa calda e brillante, che richiama il colore dell’oro. Per lo stesso motivo, viene consigliata alle autumn;
- Avorio: viene inserito spesso nella palette dei bianchi ma, quando le note gialle vengono sostituite da quelle marroni, rientra senza dubbio nei beige. Questa tonalità è perfetta per chi appartiene alla stagione summer;
- Greige o Warm Grey: è il colore utilizzato da Giorgio Armani alla sfilata del 1980, che gli ha conferito il titolo di “Re del Greige”. Dal 2010 è riapparso sulla scena grazie a Chanel e al suo smalto “Particuliere”, diventato virale. Essendo una nuance molto tenue sta bene a chi ha la pelle olivastra, quindi è un colore amico per le winter.
- Tortora o taupe: il nome deriva dal tono delle piume di alcuni colombi selvatici. Si tratta di una sfumatura di grigio mescolata con una piccola quantità di marrone chiaro. Per chi appartiene alla stagione summer con contrasto e intensità medio-bassi sarà perfetto. Questa stagione, infatti, non regge le tinte scure come il nero;
- Cammello: è un nocciola chiaro con una punta di rosso a bassa saturazione. È diventato popolarissimo come colore dei soprabiti sia da uomo che da donna. Le due stagioni dell’armocromia che ne escono valorizzate sono primavera e autunno con i loro sottotoni caldi.
- Vaniglia: è un beige che tende al giallo chiaro molto morbido e non è facilmente indossabile da tutti. La primavera è sicuramente la stagione che va maggiormente d’accordo con questo colore. Le spring true saranno esaltate dalle sue varianti più vivaci, le spring deep da quelle più spente, le spring soft con quelle pastello.
Photo by Mart Production
Pensati in beige con T-Switch
Qualunque sia il viaggio che vuoi affrontare oggi nel tuo mondo, il beige rappresenta una scelta di stile impeccabile: è neutro e sofisticato, è un colore must have per chi ama sperimentare con la moda.
C’è un altro dettaglio, però, che davvero può elevare il tuo stile: le calzature T-Switch che, grazie alla possibilità di personalizzare il cinturino e la linguetta, ti consentono di creare abbinamenti unici e originali. Sia che tu stia cercando un look casual ed informale, o uno più elegante e ricercato, con il nostro T-Kit beige non sbaglierai mai!
Come abbinare le T-Switch Beige
Ti abbiamo svelato subito uno dei nostri assi nella manica, ossia i T-Kit. Sappi che oltre ad essere bellissimi e facili da applicare, sono realizzati in neoprene: un materiale elastico, morbido e confortevole. Riuscirai a personalizzare le tue scarpe in modo creativo e originale. Quindi, se il beige è il tuo colore preferito, non devi fare altro che scegliere il cinturino e la linguetta corrispondenti per creare un look unico e in linea con le ultime tendenze. La cosa bella è che puoi usarli davvero in ogni occasione. Guarda tu stesso:
- Per lui: ti proponiamo una scelta sofisticata e comoda. Abbina le T-Switch beige con un paio di pantaloni chino e una camicia a righe leggera. Completa il look con una giacca blu navy e accessori minimalisti in acciaio per un tocco di classe in più. Se invece sei in cerca di un outfit più formale indossa le T-Switch beige con un completo greige e una camicia bianca per un meeting di lavoro importante.
- Per lei: le nostre T-Switch beige troveranno la loro massima espressione sotto un pantalone classico slim fit tagliato alla caviglia e una delicata camicia satin. Aggiungi un blazer tailored e gioielli in oro, accompagnando il tutto con una maxi bag in pelle beige. In alternativa punta tutto su un tailleur vanilla e lascia che le nostre sneakers diventino il punto focale dell’outfit.
- Per lui: per goderti un giro easy in città, opta per un outfit casual-chic. Indossa le T-Switch beige con un paio di jeans skinny e una maglietta bianca o una camicia di lino. Aggiungi una giacca di pelle o una giacca di jeans per un look cool e trendy.
- Per lei: il beige è il colore ideale per creare un look romantico. Goditi le nostre T-Switch beige sotto una gonna a ruota rosa cipria, una camicia di seta bianca e una giacca di pelle nera per un appuntamento al tramonto.
- Per lui: stupisci e cattura gli sguardi con un completo nel fantastico tessuto solaro che sul dritto si presenta in un colore beige verdastro. Le T-Switch beige saranno il tocco di luminosità che ti renderà senz’altro originale.
- Per lei: indossa le T-Switch beige con un abito midi nero o uno spezzato sartoriale. Completa il look con accessori glam e un tocco di rossetto rosso da vera fashionista.
Ogni outfit è come un viaggio e le T-Switch beige sono un vero passepartout che sprizza vitalità e stupisce sempre. Con queste sneakers avrai un perfetto alleato qualunque sia la tua meta.
Articolo a cura di Alessia Capo