Vestirsi per avere successo: perché scegliere il blu

Vestirsi per avere successo: perché scegliere il blu

Se avessi chiesto a Yves Klein cosa fosse il “blu” avrebbe risposto: “la mia ossessione”. Il celebre pittore spese gran parte della sua vita artistica nel tentativo di ricreare un blu purissimo, che non perdesse mai la sua brillantezza. Dopo anni Klein trovò esattamente quello che stava cercando: una nuance in grado di trasmettere l’eterno, regalando allo spettatore uno stato di pace e benessere. 


Yves non è l’unico ad aver fatto del blu una ragione d’essere: pensa a Giorgio Armani che, oltre a vestire sempre e solo con questa tinta, ci ha realizzato un’intera collezione (Fall/Winter, 2022-2023) monocromatica. Ma cosa rende così speciale questo colore? 

Blu: etimologia di un colore “perfetto”

Il blu ha da sempre affascinato l'umanità poiché è presente in natura sotto forma di cielo e mare, simboli di infinito e profondità ma anche di ignoto e divino. Etimologicamente il termine deriva dal latino “blăvus”, ossia “sbiadito”. La parola italiana, invece, proviene a sua volta da un adattamento del francese “bleu” la cui radice “bhle” significava anticamente “colore della luce”. 


Dal punto di vista storico, invece, il blu era considerato un colore prezioso e veniva riservato alle classi sociali più elevate, essendo difficile da ottenere e richiedendo un iter produttivo molto costoso. Le prime tracce comparvero nelle civiltà degli egizi e dei sumeri che lo sfruttavano nel campo delle arti ricavandolo dai rarissimi lapislazzuli. Per lo stesso motivo, le tombe dei faraoni ne erano gremite in modo da comunicare subito sfarzo e lusso. L’estratto di lapislazzulo venne utilizzato, in seguito, anche da Michelangelo per dipingere i cieli della cappella Sistina e da Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova. 


Nell’800 divenne il colore simbolo dell’aristocrazia. Non a caso i nobili venivano definiti “di sangue blu”. Il loro incarnato diafano, da cui si scorgevano le vene, li distingueva dai lavoratori umili dei campi tendenzialmente con la pelle abbronzata.


Oggi il blu viene scelto da politici e première dame. Sia Michelle Obama che Melania Trump lo hanno preferito durante le cerimonie di insediamento dei rispettivi mariti ma anche Lady Diana e i reali inglesi ne hanno fatto largo uso. Ne deriva, quindi, questa fama di colore eletto dai ceti elevati che persiste allo scorrere del tempo.

 

A sinistra: Ritratto di Luigi XIV di Francia (Di Hyacinthe Rigaud)
A Destra: Re Carlo III e Regina Consorte Camilla

Color Psychology: cosa dice la scienza sul blu 

La “Color Psychology” ci aiuta a comprendere l’impatto che le cromie producono sull’ambiente esterno in particolare sulle persone con cui scegliamo di interfacciarci. Per questo è importante capire cosa vogliamo comunicare e soprattutto a chi.


Dal punto di vista neuroscientifico il blu stimola la produzione di ormoni legati alla calma e alla tranquillità come la serotonina unita alla sensazione di relax trasmessa dall’ossitocina. Ciò implica che indossare tale tinta o essere circondati da tonalità di blu può contribuire a ridurre lo stress e l'ansia. Per tali ragioni risulta largamente utilizzato per trasmettere fiducia e professionalità specialmente in ambito aziendale. Questo può indirizzare positivamente le decisioni delle persone infondendo una sensazione di affidabilità. Ne deriva che gli interlocutori siano più propensi verso scelte ponderate e razionali nei nostri confronti. Il blu, quindi, è uno “stato d’animo”.


In più chi sceglie di vestirsi di blu dimostra fermezza: si tratta di persone dotate di una grande apertura mentale in grado di pensare “out of the box”. Sono intuitive e hanno un forte senso dell’umorismo. 

 

Photo by Asad Photo Maldives

Due risultati, un solo colore

Chi dice che l’abito non fa il monaco mente! È una questione di framing, ovvero riuscire a interpretare il contesto e il raggio d’azione in cui andremo a muoverci. Bisogna affidarsi alla propria intelligenza emotiva per capire in quale ambito siamo. Ad esempio, per alcune professioni è richiesto un dress code più rigido e formale.


Power dressing significa proprio questo: avere uno stile vincente in ogni occasione e il blu è sempre un ottimo biglietto da visita. Alcune “it-girls” lo hanno scelto come loro colore preferito perché credono che “blu is the new black”: è il migliore antagonista al nero ma non ci fa apparire cupi.


Come anticipato è una nuance che attiva nel nostro cervello ben undici tranquillanti, dunque ci permette di ottenere due risultati in un colpo solo: trasmettere fiducia immediata in chi ci circonda e renderci tranquilli nel corso della conversazione. Per questo motivo il blu è il colore del successo personale e professionale.

Non è tutto blu “ciò che luccica”

Se da una parte vestirsi di blu è sempre una buona idea, dall’altra dobbiamo capire che non esiste una sfumatura ideale che stia bene a tutti. Ogni sua declinazione,inoltre, mira a sortire un certo tipo di effetto. La regola è riuscire a individuare cosa ci valorizza e quale messaggio vogliamo mandare, creando un mix tra queste due variabili. Per renderti il compito più semplice di seguito troverai le nuances più usate e quello che rappresentano:

  • Blu notte: è la tonalità selezionata da Armani nella sfilata alla quale facevamo riferimento. Si tratta di un colore molto scuro, tale da essere percepito come raffinato, etereo e quasi “irraggiungibile” in senso buono. È adatto per le serate di gala, infatti richiama l’immagine del cielo notturno. È molto utilizzato anche nel design d’interni per la sua associazione con la calma;
  • Blu navy: conosciuto come blu marino, rappresenta una delle tonalità di blu più profonde. Il termine “navy” è stato scelto per richiamare alla mente la marina militare britannica, che usa questo tono per le divise da più di 250 anni. Nella moda è il colore scelto dei completi formali come i tailleur, legati a contesti business;
  • Blu denim: è quello dei tessuti jeansati. Nata per gli indumenti da lavoro questa stoffa oggi è il simbolo dell’abbigliamento casual;
  • Blu elettrico: è una tonalità allegra e carica. La sua incisività la rende perfetta per porsi al centro della scena e risultare memorabili;
  • Blu royal o reale: è più avvolgente e brillante rispetto ai blu visti in precedenza. Ricorda una sorta di azzurro vibrante ed è il colore eletto dalla casata reale britannica. Attualmente viene scelto anche come variante audace per le cerimonie formali. È molto simile al blu elettrico;
  • Blu Savoia: è legato alla dinastia italiana dei Savoia. Si dice che questo colore fu scelto come atto di devozione verso la Madonna. Non da meno è la cromia della nostra Maglia Azzurra la divisa della Nazionale italiana di calcio;
  • Blu cobalto: prende il nome dal minerale da cui viene estratto ovvero il cobalto. Lo ritroviamo più utilizzato nella creazione di pezzi d’arte visto che si presta bene per gli oggetti decorativi.

Armocromia: qual è il tuo blu?

Sappiamo tutti quanto l’armocromia sia diventata popolare negli ultimi anni proprio per la sua caratteristica di valorizzare i singoli individui attraverso un’analisi dell’incarnato e dei colori della persona.

Data l’ampia scelta di blu disponibili attualmente nell’abbigliamento affidarsi all’armocromia può risultare un’ottima soluzione per cominciare a creare il proprio outfit. Vediamo insieme qual è il blu adatto secondo la stagione di appartenenza:

  • Winter Bright o Winter True: vogliono tonalità cariche come il blu elettrico o cobalto;
  • Winter Deep o Winter Cool: essendo i sottogruppi che si adattano meglio al blu, possono permettersi di giocare con quasi tutte le sfumature;
  • Summer True o Summer Soft: occorre puntare su tonalità non troppo calde, come il navy;
  • Summer Light: bisogna optare per cromie polverose, più vicine all’azzurro;
  • Summer Cool e Bright: risultano fantastiche con il blu Savoia;
  • Spring True: trovano nel blu reale la loro massima espressione;
  • Spring Warm: dovrebbero andare sul blu che si avvicina maggiormente al viola/lilla;
  • Spring Light: sono indicati i toni del blu denim;
  • Autumn: questa è la stagione che sicuramente ha grandi difficoltà a centrare il giusto blu. Se proprio non si vuole rinunciare al “colore perfetto” è consigliabile optare per toni molto scuri, scegliere fantasie che abbiano nuances in palette o destinarlo esclusivamente agli accessori.

 

 

Esprimiti in blu con T-Switch

Sai qual è la cosa più difficile da fare vestendosi di blu? Trovare la giusta calzatura da abbinare! Questo accade perché alcune varianti di blu si spengono se combinate male con gli accessori. Persino il confortevole nero può risultare talvolta una scelta sbagliata.

Con T-Switch questo problema non esiste! I nostri T-Kit ti permettono di creare tantissime combinazioni diverse, a partire da una sneaker basica bianca che, nemmeno a dirlo, già di per sé è perfetta con il blu.

 

Come abbinare le T-Switch nelle varianti blu

Non importa quale sia la destinazione: vestire le nostre T-Switch significa indossare il successo ai tuoi piedi. Le diverse declinazioni di blu che ti proponiamo ti aiuteranno a distinguerti con stile. Di seguito troverai delle idee di outfit da copiare subito:

  • T-Blue: il cinturino e linguetta in blu assoluto rappresentano un'eccellente scelta per chi desidera trasmettere eleganza e raffinatezza. Sono perfetti con il navy ma anche con il blu cobalto. Gli abbinamenti di outfit con questa combo possono essere molteplici. L’uomo può sfruttarle sotto un abito sartoriale per un look casual-chic. Abbinate con una splendida 24 ore o uno zaino porta laptop comunicheranno l’immagine di una persona decisa, creativa e attenta ai dettagli. Per la donna suggeriamo di optare per un tailleur blu profondo. L’outfit può essere completato con dei preziosi in oro o argento (in base alla tua stagione) e una medium bag o pochette a seconda del contesto. Le T-Blue sono perfette anche combinate con tonalità neutre come il bianco e il grigio, oppure con colori più vivaci per un look più audace;
  • T-Jeans: come dicevamo prima, la stagione Spring Light non può andare sui blu particolarmente scuri. Suggeriamo di sfruttare cinturino e linguetta in denim sia negli outfit total jeans che per quelli casual o urban. Il dettaglio in jeans della scarpa non passerà di certo inosservato sotto un paio di cargo e una polo per l’uomo. Per la donna, invece, è da preferire con uno stile minimal e rilassato, per il quale la scarpa diventa il punto focale del look;
  • T-Azure: per i blu più eccentrici e caldi, soprattutto quelli destinati alla stagione Summer o alle Winter Cool, questa soluzione è davvero perfetta. Indossarle ti farà provare la sensazione di essere subito in vacanza, richiamando alla mente il colore del mare delle isole caraibiche. Vediamo benissimo questa sneaker nella hall di un resort di lusso, dove l’uomo può indossarla sotto un paio di bermuda blu tailored, con una camicia leggera in lino, mentre la donna può sfoggiarla sotto una lunga gonna plissé e un top coordinato che richiama la spensieratezza delle giornate estive. 

In conclusione, il blu è un colore win-win: comunica classe, stile, personalità e ti permette, al contempo, di risultare affidabile e sicuro nei contesti lavorativi. Con le T-Switch, poi, avrai il vantaggio di decidere giorno per giorno quale sfumatura di blu interpretare unendo comfort, qualità e stile.

 

Articolo a cura di Alessia Capo